Implantologia dentale con poco osso
Quando ci si trova in condizioni di grave atrofia ossea, cioè in totale assenza di osso mascellare, le strade percorribili sono due: procedere con un intervento di rigenerazione ossea prima di installare gli impianti, oppure affidarsi all’innovativa tecnica di implantologia zigomatica che, come dice il nome, consente di inserire gli impianti direttamente nell’osso dello zigomo.
Nel nostro studio proponiamo questa innovativa tecnica implantologica, grazie alla quale siamo in grado di posizionare, in un’unica seduta, una protesi fissa avvitata.
Perché l’osso zigomatico?
L’osso zigomatico è l’osso della faccia che si trova al di sopra della mascella e appena sotto l’orbita. Si tratta di un osso piuttosto largo, che consente l’utilizzo di impianti molto lunghi (circa 50 mm), che vengono inseriti in posizione obliqua e ai quali viene applicata contestualmente una protesi fissa avvitata.
Questo consente al paziente di tornare subito alle sue abitudini quotidiane e di ripristinare in tempi brevi la funzionalità e l’estetica del suo sorriso.
Proponiamo questa tipologia di intervento ai nostri pazienti che presentano gravi atrofie del mascellare, in quanto la soluzione con innesto osseo richiederebbe lunghi tempi di guarigione (dai 6 agli 8 mesi), prima di poter procedere all’intervento di posizionamento degli impianti.
Si tratta quindi della soluzione più pratica per ottenere i denti fissi nel giro di poche ore.
Atrofia ossea: le cause
Nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno legato alla perdita precoce dei denti e all’uso prolungato della protesi mobile totale, la cosiddetta dentiera. Uno dei motivi per cui preferiamo gli impianti dentali zigomatici alla protesi mobile è proprio per evitare di accentuare e peggiorare questa naturale erosione. La protesi mobile infatti, appoggiando sull’osso ed essendo appunto mobile, contribuisce inevitabilmente all’assottigliamento dell’osso mascellare.
Anche la malattia parodontale può essere la causa del progressivo riassorbimento dell’osso. Questa patologia infatti è responsabile della distruzione del parodonto, il tessuto di sostegno del dente che, di conseguenza va a interessare anche l’osso, diminuendone lo spessore con il progredire della malattia.
Lo studio del caso
Come ogni intervento, anche la chirurgia implantare zigomatica richiede un attento studio del caso che ci consentirà di stabilire se il paziente possa o meno rappresentare il candidato ideale per questo tipo di intervento.
Ci sono, infatti, alcuni casi in cui non è consigliabile procedere con un impianto zigomatico: si tratta di situazioni limite che è possibile determinare solo dopo le indagini diagnostiche. Per questo tipo di intervento, in particolare, è fondamentale analizzare lo spessore osseo disponibile mediante una TAC 3D, che consente all’implantologo di studiare il mascellare e progettare l’intervento con precisione.
Hai altre domande riguardo l’implantologia dentale con poco osso? Non esitare a contattarci, siamo a tua completa disposizione: puoi scriverci all’indirizzo info@studiodentisticoschenardi.it o telefonarci allo 0438 22973, risponderemo alle tue domande e, se lo desideri, fisseremo un appuntamento per valutare assieme le tue necessità.
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